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Disturbi somatoformi

Si tratta di disturbi caratterizzati da sintomi fisici indicativi di una patologia somatica, ma ad un'attenta indagine medica non risulta nessuna compromissione anatomica o funzionale. In questa categoria rientrano: il disturbo da conversione, il disturbo di somatizzazione, l'ipocondria, il disturbo da dismorfismo corporeo, il disturbo algico.

Disturbo da conversione: la persona lamenta un sintomo a carico del sistema senso-motorio, ma dall'esame medico non risulta nessuna alterazione né anatomica né fisiologica. Esempi tipici di sintomi da conversione sono la cecità e la paralisi. Attraverso il sintomo viene espresso un conflitto psicologico ed emotivo.

Disturbo da somatizzazione: si caratterizza per la tendenza del soggetto che ne è affetto a spostare i vissuti emotivi d'ansia e depressione sul corpo che finisce per ammalarsi esprimendo, in questo modo, il disagio psichico attraverso lo specifico linguaggio del corpo.

Ipocondria: è caratterizzata dalla convinzione persistente di essere affetti da una grave patologia nonostante gli esami medici risultino negativi.

Dismorfismo corporeo: si caratterizza per la preoccupazione eccessiva per un difetto nell'aspetto fisico, oggettivamente non presente (ad es., un naso malformato), oppure, se è presente una qualche reale anomalia fisica, la preoccupazione del soggetto risulta essere di gran lunga eccessiva.
Perché la preoccupazione venga considerata un disturbo mentale, deve causare un significativo disagio al paziente o essere associata a una limitazione della sua vita personale, sociale o lavorativa (per esempio, la persona non vuole uscire di casa per la vergogna).

Disturbo algico: il paziente lamenta un dolore cronico, in assenza di una patologia organica che ne giustifichi l'intensità. Il disagio compromette il normale funzionamento sociale e lavorativo dell'individuo.
In tutti questi disturbi, attraverso la psicoterapia è possibile recuperare e decodificare il messaggio contenuto nel sintomo somatico e portarlo a coscienza elaborandolo nel contesto terapico.

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